Scuola secondaria di primo grado

Il progetto educativo della scuola è l’unità dell’educazione, attraverso la sintesi delle facoltà personali (cognitive, affettive, volitive e motivazionali) per favorire lo sviluppo della capacità critica.Il progetto si pone in essere attraverso alcuni criteri metodologici fondamentali:

  •  la centralità della persona (il fine ultimo dell’educazione è la realizzazione armonica e globale della persona, accolta e rispettata nella sua individualità e nella sua imprescindibile libertà personale)
  • La globalità e totalità della cultura
  • La gradualità del metodo, nel rispetto della maturazione e dell’individualità dell’alunno.
Da ciò deriva la necessità di un progetto educativo globale che incorpora anche la coerenza personale dell’educatore e la connessione tra scuola e famiglia. La scuola si apre a famiglie che hanno a cuore l’educazione cristiana dei propri figli, famiglie che desiderino una formazione seria e completa dei propri figlie famiglie che siano disposte, non solo a rispettare l’impostazione educativa, nella libertà del proprio credo religioso, ma anche a porsi in atteggiamento di sincera ed onesta collaborazione. In ossequio alla pedagogia didattica rosminiana, si sottolinea il valore altamente educativo dei tempi di ricreazione, che sono parte integrante della formazione dell’allievo, in un cammino di crescita armoniosa e gioiosa. Si evidenza la necessità, pertanto, di considerare e utilizzare i tempi di sollievo e ricreazione come utili alla distensione, al riposo e alla socializzazione tra allievi, in attività ludiche. Non possono essere tali tempi utilizzati per punizioni o completamento di compiti non terminati o non svolti. Ogni docente, in servizio attivo durante i momenti di sosta della didattica in aula, farà sperimentare agli alunni la bellezza dello stare insieme nel gioco. 

La nostra scuola lavora per:

  •  valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia CLIL (Content language integrated learning);
  • potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
  • prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014; 


L'alunno che intraprende il nostro percorso educativo sa cogliere nelle domande fondamentali dell'uomo tracce di una ricerca di senso, sa riconoscere la specificità dei monoteismi e delle religioni rivelate nel panorama delle risposte possibili, comprendere le categorie fondamentali della rivelazione ebraico-cristiana e riconoscere la Bibbia come fonte primaria di studio, conoscere l'identità storica, la predicazione e l'opera di Gesù. Conosce l'evoluzione storica ed il cammino ecumenico della Chiesa, cogliere le differenze tra le varie confessioni cristiane e comprendere il significato principale dei simboli religiosi, e dei sacramenti della Chiesa.
Riconoscere l'originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di salvezza della condizione umana nella sua fragilità e finitezza, esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici rispetto alle relazioni affettive e al valore della vita dal suo inizio al suo termine, in un contesto di pluralismo culturale e religioso e confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati della scienza come letture distinte, ma non conflittuali, sull’origine del mondo 


Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una dichiarazione di intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola, come pilastro fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge. Quest’ultima prevede, infatti, che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa azioni coerenti con tale piano, per perseguire obiettivi:

  • di sviluppo delle competenze digitali degli studenti,
  • di potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche
  • di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale
  • di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione,
  • di potenziamento delle infrastrutture di rete
  • di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali,
  • di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole. 


Fotogallery